Pagina iniziale | Navigazione |
Google

Metrica latina

Il più antico verso latino è il saturnio, di origine oscura. Livio Andronico usa il saturnio come verso epico. La metrica di Plauto, connotata da una forte polimetria, è di origine popolare e si ricollega alla tradizione italica ed etrusca. La polimetria platina scompare rapidamente con l’adeguamento ai modelli greci. Ennio adotta l'esametro come verso epico (scompare il saturnio).

L'esametro è più tardi perfezionato da Cicerone nel I secolo AC, la poesia neoterica imita gli alessandrini adottando il distico elegiaco (esametro + pentametro) dei poeti ellenistici. Orazio codifica tale metrica in forme che divengono definitive. Nel periodo adrianeo (117-138), il gusto arcaizzante fa ricomparire una metrica più libera, ma, progressivamente, scompare il concetto di "quantità delle sillabe" (lunghe e brevi) e compaiono versi artificiosi, nei quali le regole sono applicate scolasticamente, finché, in Commodiano (III secolo DC), compare la prima metrica accentuativa.

Durante il medioevo, la metrica classica cadde nell’oblio (fu riscoperta dagli umanisti), infatti, nel latino parlato, già nei primi secoli dopo Cristo, inizia un’evoluzione che si conclude con l'affermarsi del timbro a scapito della quantità. Al tempo della prima innografia (Ilario di Poitiers, Sant'Ambrogio – lV secolo), a livello popolare è ormai affermato il verso accentuativo.

Nota: Dei versi attribuiti a S. Ambrogio, i pochissimi sicuramente autentici si attengono alla metrica classica, quelli spuri, risalenti al V–VI secolo]], mostrano la coesistenza dei due principi. Nel salmo abbecedario di S. Agostino (354–430) coesistono l‘assonanza ed il nuovo ritmo. I trattatisti del IV secolo sono consci di tale fenomeno e contrappongono il metro letterario al ritmo popolare (rhytmus vulgaris). Beda il Venerabile (672-735), per primo, è consapevole del nuovo sistema metrico (numerus sillabarum)

La metrica latina è quantitativa, ossia si basa su un’alternanza di sillabe lunghe e brevi, mentre la metrica italiana è accentuativa, ossia si basa sull’accento tonico delle parole. Il verso principale della metrica latina è l’esametro formato da sei "piedi" quello della poesia italiana è l’endecasillabo, formato da undici sillabe.

Nota: Il distico elegiaco è formato dall’associazione di un esametro e di un pentametro.


GNU Fdl - it.Wikipedia.org




Google | 

Enciclopedia |  La Divina Commedia di Dante |  Mappa | : A |  B |  C |  D |  E |  F |  G |  H |  I |  J |  K |  L |  M |  N |  O |  P |  Q |  R |  S |  T |  U |  V |  W |  X |  Y |  Z |